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Viso

Perché anche gli oculisti consigliano la blefaroplastica?

Perché molto spesso il prolasso della palpebra superiore, cioè la pelle in eccesso che si ripiega su sé stessa e copre l’occhio, può creare numerosi problemi alla vista in particolare nella visione laterale e verso l’alto. La riduzione del campo visivo provoca un affaticamento dell’occhio e la nascita di fastidiose e insistenti cefalee. La mancanza di una piena apertura dell’occhio può provocare arrossamenti ed irritazioni che possono arrecare problemi alla vista.

La blefaroplastica danneggia l’occhio e la vista?

Assolutamente no. Per quanto si intervenga in un distretto molto vicino all’occhio, l’operazione non coinvolge nessuna struttura deputata alla visione.

La blefaroplastica può cambiare la forma degli occhi?


L’intervento classico non serve a modificare la morfologia degli occhi. Per ottenere un cambiamento (allungarli, rialzare gli angoli esterni, ecc.) è necessario associare delle procedure particolari preventivamente concordate con il chirurgo

La blefaroplastica elimina anche le borse?

Certamente. La blefaroplastica serve ad eliminare le palpebre cadenti e le borse sotto gli occhi. Eliminando l’eccesso di pelle che fa ‘cadere le palpebre’  alleggerisce lo sguardo, elimina le rughe della palpebra superiore e restituisce freschezza all’intero viso. Parte del grasso che costituisce la borsa palpebrale può essere riposizionato per dare all’occhio un aspetto non scavato e più giovanile eliminando così le occhiaie. Non serve invece ad eliminare del tutto rughe e zampe di gallina, così come non rialza le sopracciglia cadenti. Ecco perché, in alcuni casi, la blefaroplastica viene associata al lifting del viso o della fronte.

L'intervento di otoplastica è doloroso? Il risultato sarà naturale?


L’otoplastica non è un intervento doloroso. L’intervento viene generalmente eseguito negli adulti e negli adolescenti in anestesia locale con eventuale sedazione e nei bambini in anestesia generale. Il risultato estetico è generalmente molto buono e naturale. Comunque per poter ammirare i risultati stabili e definitivi occorrerà attendere almeno sei mesi dall’intervento.

A che età ci si può operare di otoplastica?

È consigliabile attendere la fine dello sviluppo del padiglione auricolare che avviene generalmente intorno ai 4 anni o l’insorgere di una forte motivazione personale.
Nei bambini questo tipo di intervento è eseguito generalmente tra i 6 e i 14 anni cioè nell’età in cui certi difetti estetici diventano fonte di imbarazzo nel rapporto con i coetanei e possono dare origine a profonde insicurezze. L’otoplastica è comunque frequente anche negli adulti e consente di ottenere gli stessi ottimi risultati estetici.

Dopo l'intervento di otoplastica, potrò legarmi i capelli o farmi un taglio corto o rischio che si vedano le cicatrici?

Nell’otoplastica le incisioni sono assolutamente invisibili in quanto rimangono nascoste dietro il padiglione auricolare.

Dopo quanto tempo potrò rimettermi gli occhiali?

Dopo l’intervento di otoplastica è sconsigliato l’uso degli occhiali per almeno un mese per evitare di aggiungere un peso su tessuti che si stanno consolidando. L’incisione viene comunque fatta dietro il padiglione auricolare e quindi non ci saranno problemi, passate le prime settimane, ad indossare qualsiasi modello di occhiale.

L'intervento di otoplastica può comportare rischi per l'udito?

No perché l’intervento interessa solamente il padiglione auricolare e non tocca l’orecchio interno.

Che vantaggi ci sono eseguendo l'otoplastica con il laser?

Nessuno. Il laser può essere usato nella otoplastica per sostituire il bisturi al momento dell’incisione iniziale, ma non comporta alcun particolare vantaggio in quanto la cicatrice rimane la stessa e la riuscita dell’intervento dipende dall’abilità del chirurgo nel modellare e suturare la cartilagine del padiglione auricolare e non nell’incisione praticata.

L’intervento di rinoplastica è molto doloroso? E la rimozione dei tamponi?

Bisogna sfatare il mito del binomio rinoplastica-dolore. La rinoplastica, se condotta correttamente non è dolorosa durante l’intervento e neanche nei giorni successivi. Fino ad oggi non abbiamo avuto un solo paziente che si è lamentato del dolore a tal punto da pronunciare le fatidiche parole “se l’avessi saputo non l’avrei fatto…” Certo, come tutti gli interventi può comportare dei fastidi, ma niente che non possa essere risolto con un buon analgesico. L’altro grande terrore dei pazienti sono i tamponi. Nella maggior parte degli interventi di rinoplastica e’ necessario l’uso dei tamponi endonasali da portarsi per 1-5 giorni (a seconda del tipo di intervento). C’è sempre l’amica della paziente che già ha fatto questo intervento pronta a raccontare di un dolore atroce durante la rimozione dei tamponi. Ma queste persone dove e da chi vanno a farsi togliere i tamponi? Oramai i tamponi sono costituiti da un materiale morbidissimo, immersi in vasellina prima di essere posizionati, si imbibiscono delle stesse secrezioni mucose del paziente durante la loro permanenza. Tutto ciò fa in modo che non si attacchino, diventando quasi delle strutture gelatinose che non creano fastidi durante la rimozione; infatti non vengono strappati ma delicatamente rimossi facendoli scivolare dall’interno. – A che età si può fare l’intervento di rinoplastica? L’intervento di rinoplastica può essere eseguito già dai 14 anni, epoca in cui la parte scheletrica del viso ha completato il suo sviluppo. Questa nuova concezione viene di recente suggerita dagli psicologi, per risolvere alcuni problemi di vita di relazione degli adolescenti che incominciano a soffrire del difetto al naso già a quest’età, nel periodo dei primi approcci e dei primi contatti con gli altri ragazzi.

La rinoplastica può essere considerato un intervento definitivo?

La rinoplastica è uno dei pochi interventi di chirurgia plastica che sia assolutamente definitivo poiché il naso è una struttura anatomica che non subisce molte variazioni con l’età. I risultati che si otterranno resteranno praticamente inalterati nel tempo.

Dopo l’intervento di rinoplastica, si può notare che il naso è rifatto?

No. Se la procedura utilizzata è corretta, tutte le incisioni che sono praticate sono invisibili. Quanto al nuovo profilo e alla nuova forma del naso, se il nuovo naso è stato studiato in modo che si possa armonizzare con il resto del viso e se il chirurgo ha rispettato attentamente tutti i principi che sono alla base di questo intervento, nessuno si accorgerà che c’è stato l’intervento chirurgico. Con la rinoplastica anche lo sguardo sarà esaltato, insieme alla bocca, parti che prima erano notate solo secondariamente a causa del difetto al naso.

Se a livello nasale si sono subiti precedenti interventi non soddisfacenti che cosa si può fare?

Il primo problema che molti lamentano sono le difficoltà respiratorie, poi le asimmetrie della punta e le anomalie del dorso. La rinoplastica secondaria e delle volte anche terziaria e oltre, è un intervento entrato ormai nella routine dei chirurghi plastici abituati ogni giorno a vedere valutare e correggere gli errori del passato che in molti casi sono anche funzionali, cioè di respirazione. In questi casi l’intervento da suggerire per correggere i problemi è la rinoplastica con tecnica aperta che permette al chirurgo di controllare e vedere direttamente gli effetti delle sue manovre sulla piramide nasale. Solo con una piena visione della problematica si riuscirà a correggere i difetti aiutandosi o con la cartilagine prelevata dal setto o dall’orecchio o in mancanza con materiali sostitutivi.

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